I Guerrieri d’Ajaccio hanno vinto il Superbowl e sono ufficialmente campioni IAAFL!
La finale terminata pochi minuti fa a Novara è stata un match combattuto e vinto negli ultimi minuti contro i Parma Bobcats. Il risultato finale è stato di 34-28 per la squadra ajaccina.
Altro importante riconoscimento, Phillipe Mariani è stato nominato MVP difesa e
Fabien Credis MVP attacco dei Guerrieri.
Ma come sono arrivati questi giocatori da Ajaccio a questa lega di football americano italiana?
Dopo tre anni trascorsi con la Federazione francese, i Guerrieri d’Ajaccio si sono trovati di fronte a una difficile situazione: nessuna squadra, a causa dei costi, voleva recarsi nell’isola per le trasferte. Questo lasciava agli ajaccini due scelte: o vincere a tavolino tutti i match casalinghi, oppure giocarli sul continente. “La prima soluzione non ci soddisfaceva dal punto di vista sportivo, la seconda da quello finanziario” spiega il responsabile Antoine Santucci.
Da lì la decisione di prendere una strada completamente diversa, quella della Terraferma italiana. La federazione italiana che organizza il campionato IAAFL ha accolto la squadra còrsa a braccia aperte, in un momento così delicato. La scelta dell’Italia ha permesso loro di avere costi di trasferta – seppur ancora piuttosto alti – comunque gestibili, e di avere squadre italiane che vengono a giocare ad Ajaccio. Questo permette anche ai loro tifosi di poter vedere delle partite dal vivo, senza spostarsi dall’isola.
Gli sponsor e i finanziatori nell’isola sono aumentati, e la squadra di calcio del GFC Ajaccio nel giorno del derby ad aprile con lo Sporting Bastia ha permesso loro di allestire un banchetto fuori dallo stadio.
I Guerrieri non escludono un ritorno al campionato francese, in futuro, ma per il momento vogliono concentrarsi sulla prossima stagione sempre in Italia, un campionato che li accolti nel momento de bisogno, dove si sono trovati bene e dove sono riusciti da subito, nonostante i minori mezzi finanziari, a conquistare la vittoria del titolo.
Auguri ai campioni…d’Italia.
Esempio ben riuscito da rinnovare,secondo me, anche con il campionato di calcio,evitando alle squadre corse trasferte lontanissime.