Football americano: nessuna italiana andrà ad Ajaccio, I Guerrieri cercano avversari francesi

“I Guerrieri d’Ajaccio cercano un avversario!”
Questo lo strano post presente da qualche tempo sul profilo facebook della squadra còrsa di football americano e su alcuni gruppi francesi dedicati a questa disciplina.

Nata nel 2010, la squadra isolana è attualmente affiliata all’International Amateur American Football League (IAFFL), associazione italiana, e dallo scorso anno gioca nel suo campionato, con trasferte oltretirreno.

Questa stagione, dopo un torneo preparatorio giocato a Savona e perso in finale contro la squadra locale dei Pirati, gli aiaccini hanno comunciato la loro seconda stagione italiana.

Nel primo weekend di competizione, i Guerrieri hanno dovuto dichiarare forfait di fronte ai Bobcats di Parma (sconfitta per 30-0 a tavolino). Pur essendo partiti alle 4 del mattino, l Guerrieri sono arrivati allo stadio un’ora dopo il kick-off, a causa di 3 ore di ritardo della nave e una lunga coda sull’autostrada in Italia.

Il giorno dopo a San Remo i còrsi si sono presi la rivincita contro i Waves vincendo 0-30 con 2 touchdown di Benjamin Laplagne, uno di Pierre-Edwin Zanni e uno di Fabien Credis.

In questo breve campionato a 5 squadre (Bears d’Alessandra, Waves, Bobcats e Academy Seamen oltre ai Guerrieri),gli isolani sono primi, il che dà loro il diritto di ospitare la finale nel weekend del 17 e 18 giugno prossimi. Ma tutte le squadre italiane hanno dichiarato di non voler, per ragione di costi, sostenere la trasferta ad Ajaccio. Ed ecco che la squadra di Ajaccio cerca un club francese disposto a venire nell’isola per compensare quest’assenza e concludere sportivamente la stagione.

Il club dichiara di voler, la prossima stagione, partecipare al campionato regionale FFFA, la federazione francese. Si era affiliato alla lega italiana proprio per assenza di avversari. Ma i pochi fondi di questo sport poco amato in Europa costringe i Guerrieri a volgere di nuovo lo sguardo verso il continente francese. La notizia naturalmente ci rattrista, perché si perde un legame molto originale tra l’isola e la terraferma italiana.

Chi volesse leggere e condividere il post originale in lingua francese può trovarlo qui.

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