Oggi l’anniversario di Ustica: l’aereo civile probabilmente abbattuto da caccia partiti da Solenzara

By Giorgio Cantoni Giu 27, 2017 #solenzara

Una verità che i familiari delle vittime aspettano da 37 anni, da quel 27 giugno 1980, quando un aereo di linea italiano della compagnia Itavia – il DC9 partito da Bologna per Palermo – fu abbattuto nei cieli sopra l’isola basso-tirrenica di Ustica. Tutti gli 81 occupanti dell’aereo morirono.

In questo messaggio si sente la voce del comandante dell’aereo annunciare ai passeggeri che “abbiamo lasciato l’isola di Ponza e per volare in linea retta su Palermo, dove contiamo di atterrare tra circa mezz’ora”. L’aereo non atterrò mai.

Una verità ufficiale non c’è ancora, ma nel corso degli anni alcuni frammenti iniziarono a trapelare. L’ipotesi che ad abbattere l’aereo furono dei caccia dell’Armée de l’air si è fatta strada a partire dal 2014, quando il governo ha ammesso che nella base còrsa di Solenzara c’era attività anche al momento dell’esplosione del velivolo italiano. Per anni invece l’esercito aveva sostenuto che alle 17 di quel giorno, ben prima della strage, le attività nella base fossero cessate.

Nel 2016 un’inchiesta di Canal Plus ha avvalorato ulteriormente questa tesi, dimostrando che il governo francese mentì non solo sulle attività nella base di Solenzara ma anche sulla presenza di una portaerei nella zona.

L’ipotesi è quella che gli aerei francesi cercassero di abbattere degli aerei militari libici, con l’avallo degli americani, e che per errore colpirono il volo di linea civile.

Oggi si ricordano le vittime innocenti di quella tragedia. E le associazioni dei loro parenti continuano a chiedere a gran voce che si faccia chiarezza sui motivi di quella tragedia. Appello che il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella ha fatto suo, ma che si teme sia destinato ancora per anni a restare inascoltato.


Fonti: Repubblica

Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

By Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

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