Riforma delle scuole medie, SNALC: in pericolo l’insegnamento del còrso

La riforma delle scuole medie (collèges) andrà il porto, dice la ministra dell’Educazione nazionale che l’ha firmata. Ma gli insegnanti non la pensano così: la riforma non la vogliamo! Questa è la parola d’ordine su tutto il territorio francese. Quindi quando l’intersindacale SNES-FSU, SNEP-FSU, SNUEP-FSU, SNAL e CGT Educ’Ation, ha lanciato un appello allo sciopero generale, sono stati molti i prof scesi in strada per dimostrare e convincere il governo a fare marcia indietro.

Ad Ajaccio martedì mattina, una trentina di professori delle medie sono riuniti davanti al rettorato dell’Accademia di Corsica per manifestare il loro dissenso verso la riforma. « Diciamo no a questa riforma che, senza che il governo lo dica, viene rifiutata dall’80% degli insegnanti. Vogliono dunque imporre una riforma contro la volontà della gran maggioranza dei colleghi. Questo è inammissibile », dice Lucien Barbolosi, presidente del sindacato SNALC di Corsica.

Per questi insegnanti « la riforma non ha nulla di buono. Genera un’autonomia più importante degli istituti, senza rispondere ai bisogno degli alunni più in difficoltà, contrariamente a quanto afferma la ministra. Elle ne répond pas aux besoins des élèves les plus en difficulté, contrairement à ce que la Ministre avance. Fa scomparire le sezioni europee e le sezioni bilingui. Per quanto riguarda gli orari, ci sarà meno francese e matematica per gli alunni di 6^, il che aumenterà le lacune degli alunni con più difficoltà. La riforma crea inoltre una forte competizione tra gli insegnanti, gli istituti e le discipline. Quindi per noi la riforma non solamente non risponde ai bisogni, ma dà una risposta sbagliata ».

In pericolo anche l’insegnamento della lingua còrsa. Il presidente accademico dello SNALC dice «Questa riforma può rappresentare un pericolo per l’insegnamento della lingua còrsa, per via del numero di ore dedicato a questo insegnamento. Nel progetto non trovano posto le tre ore d’insegnamento del còrso ».

E sul numero di aderenti allo sciopero è guerra di cifre: 27,61% dei professori delle medie a livello nazionale per il ministero, 50 % per i sindacati.

Una cosa è certa, i sindacalisti promettono una mobilitazione ad oltranza fino al ritiro puro e semplice del provvedimento.

 

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Fonte e immagine: CorseNetInfos.fr

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