Sartena: nel Catinacciu rivive la passione di Cristo

By Redazione Apr 15, 2017

Riuniti in Piazza Porta, la folla pazienta. La confraternita Del Santissimo Sacramento entra in silenzio in chiesa. I Penitenti Neri sono condotti e disposti intorno alla croce. Poi arriva il penitente rosso e bianco accompagnato dal sacerdote e i fratelli che sono andati a cercare il convento dei Santi Cosma e Damiano. Il rosso è posto alla destra della croce e il bianco a sinistra. Il priore recupera le stringhe e le attacca al piede destro del penitente rosso.

Al 21.30, la sfilata è pronta. La croce della chiesa è al primo posto, seguito da chierichetti e bambini del catechismo. I confratelli che circondano il Catinacciu, Simone di Cirene e il clero.

I quattro necrofori chiuso il corteo, circondato da quattro portatori del baldacchino e cantanti colleghi. Quattordici stazioni e tre cadute saranno punteggiano il percorso di un uomo solitario è venuto espiare i suoi peccati, per entrare di nuovo nella vita. Dalla chiesa di Santa Maria Assunta, il corteo passa sopra Sant’Anna.

A sua volta, il penitente ha fatto la sua prima caduta. Si cade per la seconda volta in Piazza Porta. Chi è il penitente bianco, l’altro sconosciuti nella notte, accompagnando lentamente U Rossu nel suo pellegrinaggio? Dopo la preghiera il padre predicatore, la processione continua. Si attraversa la piazza, era la strada Borgo alla cappella di San Bastianu dove si venera la Vergine Maria vestita di nero. La sofferenza del penitente è in silenzio, gesti che si ripetono meccanicamente. La terza caduta avrà luogo lungo la strada Croce. Sulla piccola piazza di fronte alla chiesa, il Cirene Catinacciu e Simon sono posti su entrambi i lati della croce, di fronte alla folla. Il predicatore arringa la folla e benedetto con Cristo disteso. La processione ritorna alla chiesa. La croce è supportato sull’altare. U Rossu è posizionato sul lato destro e il penitente bianco lasciato. Penitenti Neri liberarsi del baldacchino e il Cristo giacente.

I pellegrini e le folle passano dalla croce. Alcuni hanno firmato, altri lo abbracciano. Nel frattempo, la Fratellanza canta Dio mio Perdono fino all’ultimo passaggio. Le porte della chiesa sono chiuse, mentre sotto lo sguardo dei fedeli sopraffatta dall’emozione. Un percorso di penitenza simbolica.

 


Fonte: corse-matin

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