9.979 caduti (l’87,57%) risulta negli elenchi di Morts Pour la France e 10.786 (lo 94,66%) risultano nei monumenti ai caduti dell’isola, 1.416 non hanno avuto alcun riconoscimento e per 75 caduti siamo a conoscenza del luogo di morte e del cognome. Si nota quindi che 609 caduti non hanno avuto il riconoscimento di Morts pour la France.
10.242 caduti erano nati in Corsica e 744 al di fuori dell’isola mentre per 409 è sconosciuto il luogo di nascita. Il comune che ebbe piùù caduti è Bastia con 504, mentre i comuni Poggio-Marinaccio e di San Gavino di Carbini contano un solo caduto durante la Grande Guerra. Il più giovane caduto era nato nel 1901, il più vecchio era un signore del 1836 morto nel naufragio del Balkan che venne affondato dai tedeschi il 15 agosto 1918 al largo di Calvi mentre trasportava 519 persone di cui 400 soldati in licenza che tornavano a casa dopo essersi imbarcati da Marsiglia.
Militarmente erano divisi in 8.138 uomini di truppa (soldati, brigadieri e caporali) di cui 306 marinai e quartiermastri (ufficiali), 1.962 sotto ufficiali (da sergente a aiutante maggiore, compresi 23 ufficiali di marina) e 966 ufficiali (di aspiranti a colonnello), di cui 28 medici e farmacisti e 12 dipendenti amministrativi. Ci sono anche 91 civili (la maggior parte dei quali sono morti nel naufragio del Balkan), 39 gendarmi e 95 marittimi. 103 non sono elencati.
5.832 sono morti in combattimento (uccisi al nemico), 693 dispersi, 24 morti gassati (o a causa del gas), 1829 morti in seguito alle ferite, 530 sono morti o scomparsi in mare (301 in congedo e 94 civili e membri dell’equipaggio), i cui nomi sono indicati a un monumento ai caduti dedicato all’affondamento del Balkan. 1.003 sono morti per malattia in servizio (o in prigionia), 240 per malattia in servizio, 105 in prigionia in Germania, 76 in incidenti in servizio, 37 per altre cause o per cause non direttamente legate alal guerra, 11 durante per combattimento aereo. Infine, 19 si sono suicidati e 6 sono stati giustiziati per ammutinamento (solo 5 appaiono in un monumento ai caduti). 991 morirono per cause indeterminate o come conseguenza della guerra.
Onoriamo tutti i combattenti, i feriti e i caduti con il motto del 173° reggimento: Aiò Zitelli!
Le cifre sono quelle tratte dal libro Du deuil à la mémoire, les monuments aux morts de la Corse (Guerre de 1914-1918) di Georges Ravis-Giordani e Jean-Paul Pellegrinetti delle edizioni Albiana del 2011.
Fonte: Corsicatheque, Corse Net Infos e France3 Corse Via Stella