Alla scoperta del Capo Corso: un’isola dentro l’isola

Capo Corso per le sue particolarità è proprio un’isola dentro l’isola, come dicono anche molti Corsi. Questa penisola estesa ben 360 km quadrati e che conta poco più di 12.000 abitanti (circa 1/24 della superficie e della popolazione dell’isola) è la parte della Corsica più vicina al continente italiano. Infatti è distante circa 140 km Liguria e dalla 80 km Toscana, considerando anche l’Arcipelago Toscano invece dista dall’isola d’Elba 50 km e soltanto 30 km dall’isola di Capraia.

Il centro abitato maggiore è San Martino di Lota (San Martinu di Lota), che è anche capoluogo del cantone omonimo ma non viene sempre considerato come parte della penisola di Capo Corso.

Questa vicinanza ha influenza sulla parlata, infatti il dialetto capocorsino è forse la palrata còrsa più simile al toscano (in particolare al vernacolo pisano e a quello elbano) e di conseguenza all’italiano standard.

Capo Corso ha  nel suo “piccolo” tutti i paesaggi della Corsica, dal mare ai monti che raggiungono con il Monte Stello (omonimo di quello elbano) 1.307 che si trova nella parte sud della penisola, fino alle piccole spiagge e le coste con le torri d’avvistamento genovesi, su cui spiccano le bellissime torri di Santa Maria della Chiappella e delle piccole isole di Finocchiarola nel comune di Rogliano e la bellissima e famosa torre dell’isola di Giraglia nel comune di Ersa, dove finisce di Capo Corso. Inoltre i genovesi hanno costruito dei bellissimi ponti (come in tutta l’isola) per superare i piccoli torrenti presenti in zona.

Tra le località più belle e note c’è Erbalunga di Brando a cui si aggiungono quelle meno conosciute di Marine de Sisco, Santa Severa di Luri, Macinaggio di Rogliano, Barcaggio di Ersa davanti all’isola Giraglia e Port-de-Centuri. Un elemento tipico sono i mulini a vento per la trasformazione del poco grano raccolto in farina, in caso della mancanza di questo venivano anche usate le castagne per la produzione della tradizonale pulenda e della farina di castagne utilizzata per il pane. I mulini più caratteristici sono quelli del colle della Serra nei pressi di Centuri e quello del liquorificio Mattei. Il liquorificio Mattei è nato nel 1872 grazie a Luigi Napoleone Mattei e produce il famoso liquore al chinino dalla pianta di Chinona officinalis (china) che fa 14° ed è famoso in tutta l’isola e anche nella Francia continentale.

Nonostante i ben 92 km di coste, le spiaggie sono molto poche e sulla costa tirrenica sono quasi assenti, le poche presenti sono costa nord (Barcaghju) e est (Pietracorbara, Cagnano, Tamarone).

L’economia di Capo Corso è sempre ruotata sulla pesca e sui commerci, sia leciti che illeciti come il contrabbando, soprattutto nel periodo genovese per evitare le gabelle, dato che l’agricoltura è molto difficile su questo territorio racchiuso tra mare e monti. A questi si è aggiunta a Nonza fino al 1965 lo sfruttamento di una piccola miniera di amianto. Inoltre sono famosi i vini di Capo Corso che sono il Coteaux-du-cap-corse di varietà bianca, rossa e rosata, il moscato Muscat du Cap-Corse e nella parte più a sud il vino Patrimonio, anch’esso in varietà bianca, rossa e rosata. Tutti e tre i vini di Capo Corso hanno l’etichetta Appellation d’origine contrôlée (AOC) e l’appellation d’origine protégée (AOP) che equivale all’etichetta italiana DOC.

Le povertà del territorio capicorsino ha provocato una grande emigrazione tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 diretta soprattutto verso le Americhe, in primis Porto Rico e il Venezuela. Gli ex emigranti una volta ritornati nella loro terra costruirono delle splendide ville, chiamate “Les palazzi des Américains” costruite fino agli anni ’30.

I personaggi più importanti capocorsini sono il diplomatico di Luigi XIII e del Cardinale Richelieu Sansone Napoleoni (1583-1633) e Leonetto Cipriani (1812-1888), patriota, volle l’unità d’Italia e fu anche Governatore delle Romagne nel 1859 e in seguito senatore del Regno d’Italia, entrambi nativi di Centuri, a questi si aggiunge Francesco Antommarchi (1780-1838), il medico personale di Napoleone nativo di Morsiglia.

Le manifestazioni principali di Capo Corso sono la Fiera del Vino (Fiera di u Vinu) di Luri che si tiene a luglio, il Festival internazionale di canto lirico di Canari che si tiene a inizio settembre e il Festival di musica di Erbalunga che si tiene a metà agosto.

Per chi vuol sapere di più su Capo Corso il sito Destination Cap Corse della comunità di comuni di Capo Corso è uno dei più completi.

Distanze dai centri abitati più a sud di Capo Corso con i principali centri dell’isola:

  • Bastia 9 km
  • San Fiorenzo 20 km
  • Isola Rossa 65 km
  • Corte 80 km
  • Aleria 81 km
  • Calvi 87 km
  • Porto Vecchio 150 km
  • Ajaccio 156 km
  • Bonifacio km 180 km
  • Sartena 190 km

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Fonti: Destination Cap Corse, Corsica Vivila Adesso, Le Cap Corse Inconnu e Corriere della Sera

Andrea Meloni

Di origini sarde e calabresi ma genovese di nascita, laureato in scienze geografiche presso l'Università di Genova nel 2013 e socio della sezione Liguria dell'AIIG (associazione Italiana insegnanti di geografia), risiede nell'Appennino Ligure in val Borbera, una valle piemontese ma da sempre legata alla confinante Liguria e da agosto 2015 è redattore di Corsica Oggi. Collabora da marzo 2016 con la società cartografica geo4map di Novara, nata da una costola di DeAgostini e da giugno 2017 con il quotidiano genovese Il Secolo XIX. Adora viaggiare ed è innamorato della Corsica.

By Andrea Meloni

Di origini sarde e calabresi ma genovese di nascita, laureato in scienze geografiche presso l'Università di Genova nel 2013 e socio della sezione Liguria dell'AIIG (associazione Italiana insegnanti di geografia), risiede nell'Appennino Ligure in val Borbera, una valle piemontese ma da sempre legata alla confinante Liguria e da agosto 2015 è redattore di Corsica Oggi. Collabora da marzo 2016 con la società cartografica geo4map di Novara, nata da una costola di DeAgostini e da giugno 2017 con il quotidiano genovese Il Secolo XIX. Adora viaggiare ed è innamorato della Corsica.

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One thought on “Alla scoperta del Capo Corso: un’isola dentro l’isola”
  1. Da turista che ama e rispettate profondamente la Corsica e i Suoi abitanti e che l’ha visitata più volte (e “viaggiata” con la bicicletta in due meravigliose estati di qualche anno fa) leggere questo articolo mi ha evocato immagini e ricordi indimenticabili … Cap Corse è davvero straordinario ! Complimenti per questo quotidiano online … È ormai molto che Vi leggo. Un modo per continuare a “rimanere” Vostro ospite e imparare sempre qualcosa di nuovo sulla Vostra splendida isola.
    Andrea de Bertolini

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