Canioni, ex-FN: la Corsica deve trattare alla pari con Parigi; no alla soppressione delle regioni

Aveva lasciato il Front National un mese fa, dopo averlo guidato con discreto successo alle Territoriali del 2015. Christophe Canioni torna ora, in un’intervista rilasciata a CorseNetInfos, a precisare le motivazioni della sua scelta e le sue posizioni sui temi principali.

La rottura con il FN è arrivata perché la linea che Canioni portava avanti con il suo movimento “Avvene Corsu” era ormai incompatibile con le posizioni del partito a livello centrale. Certi contenuti del programma di Marine Le Pen per le presidenziali, presentato ai primi di gennaio, ha chiarito la linea. Canioni giudica l’idea di Le Pen di cancellare dal panorama amministrativo le regioni e le intercomunalità un enorme passo indietro. L’isola, dice, “non è più negli anni ’70 o ’80, la popolazione è aumentata e ci sono nuove problematiche da gestire. Ora stiamo per veder nascere una nuova Collettività unica, ritornare ai dipartimenti è impensabile!”.

Le idee di Canioni in materia di autonomia sono in realtà molto vicine a quelle della maggioranza Nazionalista da cui però, precisa, lo divide il rifiuto dell’indipendentismo (concetto per lui superato) e l’atteggiamento nei confronti dell’immigrazione e del ruolo dell’islam nella società còrsa. Invece è d’accordo con l’assegnare alla Collettività un ambito di competenze più ampio di quello attuale, e che essa possa “trattare alla pari con Parigi” su temi come l’amministrazione fiscale, la cultura o la lingua.

La scelta è comunque irreversibile, e il futuro è tracciato: Avvene Corsu è ora un partito politico, e alle Territoriali di fine anno presenterà il suo programma per trovare il proprio posto nel panorama politico isolano.


Fonti: CorseNetInfos –  Europe1FR3 Bretagne

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