Il deputato nazionalista Paul-André Colombani chiede vera autonomia per l’isola: il governo è favorevole

Quattro giorni dopo l’indipendenza dichiarata della “Repubblica di Catalogna” riconosciuta simbolicamente dal presidente dell’Assemblea della Corsica, Jean-Guy Talamoni e dal presidente del Consiglio esecutivo dell’isola, Gilles Simeoni la situazione nella vicina Catalogna è arrivata all’Assemblea Nazionale il 31 ottobre.

Paul-André Colombani, deputato della Corsica del Sud appartenente alla coalizione nazionalista “Pé a Corsica“, ha rivolto una domanda al Primo Ministro Edouard Philippe sull'”autonomia di pieno esercizio e di pieno diritto”.

Ecco il discorso tradotto:

Signor Presidente, cari colleghi, la mia domanda è indirizzata al Primo ministro,

Signor Primo ministro,

Sono passati 30 anni, Michel Rocard, allora Primo ministro al suo posto, evocava riguardo alla Corsica un “male che viene da lontano”.

Dallo stesso posto dove vi trovate, ho indirizzato, in persona, un messaggio forte per la Corsica.

Questi tre ultimi decenni sono stati, come voi sapete, sconvolti dai conflitti, dalle fratture, da un’assenza ricorrente di dialogo di fondo tra la Corsica, il suo popolo e lo Stato.

Gli anni 2014/2015 hanno segnato l’inizio di una nuova era per la nostra isola.

Durante questo periodo, c’è stata la fine della lotta armata, la mia famiglia politica, riunita, ha vinto le elzioni territoriali del dicembre 2015 e, 18 mesi più tardi, ha inviato 3 deputati nazionalisti per portare in questo emiciclo la voce della maggioranza dei nostri compatrioti.

Oggi l’idea di una Corsica autonoma è largamente condivisa.

Dei Corsi di nascita o nel cuore, d’origine o d’azione, nazionalisti o no, condividono massicciamente e democraticamente l’aspirazione a una evoluzione politica e istituzionale fondata non sul rapporto di forza ma sul dialogo, lo spirito di riconciliazione e di di ricerca di una soluzione duratura.

Vorrei parlarvi oggi degli agricoltori corsi vittime della siccità. dei nostri ospedali in sciopero, degli incendi nella regione di Ghisoni.

Ma oggi la domanda che condivido con i miei colleghi Castellani e Acquaviva, è la seguente:

Signor Primo ministro, siete favorevole, dopo le elezioni dicembre, all’apertura di un processo di dialogo associando l’insieme delle forze vive della nostra isola, in vista di ottenere delle migliori scadenze sull’autonomia di pieno esercizio e di pieno diritto?”

La risposta del governo di Edouard Philippe per bocca del ministro dell’Interno, Gérrard Collomb non si è fatta attendere:

Qui sotto si può vedere il discorso originale in francese e i vari interventi nell’Assemblea Nazionale.

Siamo favorevoli all’autonomia della Corsica, ma nella Repubblica francese.

Prima di essere ministro dell’interno, ho avuto una prima vita. Questa vita mi ha fatto conoscere quale sviluppo di una regione dovesse alla volontà dei suoi eletti. E così, sono sempre stato a favore a una grande autonomia.

Ma come ha detto il presidente quando è andato in Corsica, siamo a favore dell’autonomia della Corsica, ma dell’autonomia della Corsica nella Repubblica francese. Conosco le vostre problematiche […], ma tutti questi problemi non verranno risolti al volo, ma in un lavoro congiunto tra la Repubblica, il governo, le autorità locali e in una collaborazione tra tutti noi. Come grandi potenze emergono in tutto il mondo, non ci può essere un processo di separazione, perderemmo sia voi che noi”

Quindi dalle parole del Ministro dell’Interno le discussioni su una più ampia auotnomia dell’isola forse incominceranno dopo le elezioni di dicembre e la nascita della Collettività unica nel gennaio del 2018.

 

Fonte: Actu Orange e Alta Frequenza

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