L’Erasmus è un’esperienza straordinaria sia da un punto di vista linguistico, culturale e personale. Non ho nessun rimpianto per quanto riguarda la mia scelta, che è caduta sulla Sardegna e l’Università degli studi di Cagliari. Ho fatto degli incontri forti e ricchi che non dimenticherò mai.

È vero che all’inizio abbiamo paura dell’ignoto, ci sentiamo soli, senza nessuno; benché io fossi molto impaziente e felicissima di partire per un po’. Cerchiamo di trovare qualcuno nella stessa situazione, qualcuno che sia un po’ perso come noi. Facciamo un giro della città, alla scoperta di un luogo che non conosciamo, abbiamo un’apprensione che però presto sparisce, meno male.

Poi trovare un alloggio diventa facile grazie alle reti sociali, molti appartamenti sono in condivisione con altri studenti.

Abbiamo una quantità di domande immensa nella testa. Magari ho fatto una brutta scelta? Era una buona idea lasciare il nostro paese di origine? Riuscirò a fare tutti documenti necessari da sola? Come sarà l’Università? Ed infine le risposte arrivano da sole, e ci sentiamo più sicuri.

Qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni l’università organizza un tipo di meeting che permette a ogni studente Erasmus di presentarsi con gli altri e di parlare con i rappresentanti dell’ufficio Erasmus e di quelli che si occupano della gestione dell’associazione ESN. Velocemente si creano dei gruppi di persone, e degli eventi per permettere di incontrarsi tutti.
È bello incontrare
altre persone, persone di origini e culture diverse.

I primi giorni abbiamo l’impressione di essere in vacanza con nuovi amici, ma all’inizio delle lezioni e della scoperta dell’università torniamo subito alla realtà. Ho 20 ore di lezioni alla settimana, non è tanto però la quantità di lavoro personale che dobbiamo fornire è molto grande. Però non è qualcosa che mi dà fastidio perché dopo aver cambiato due lezioni a causa di problemi di orari sono finalmente riuscita a seguire cinque lezioni che trovo tutte interessanti. È difficile perché siamo degli studenti come gli altri ma con la difficoltà della lingua in più, però la mia comprensione è migliorata presto anche se partecipare rimane un po’ complicato. Sì, con l’Erasmus, possiamo scegliere tutte le lezioni che vogliamo seguire anche se siamo iscritti in un altro corso! Permette di scoprire delle lezioni che non abbiamo di solito, l’importante è iscriversi agli esami che dobbiamo sostenere per la nostra università.

Una cosa che, secondo me, è importante aggiungere: non è molto facile legarsi con glii studenti del luogo, non ci si deve nascondere nel mondo Erasmus, anche perché secondo me gli Erasmus si concentrano in gruppi secondo la loro nazionalità, gli spagnoli tra di loro, oppure i tedeschi, polacchi, inglesi, francesi, ecc, però dobbiamo essere aperti e non fare solo cose con gli altri studenti stranieri. Per imparare una lingua, dobbiamo per forza parlare la lingua del paese e non trovare facilità a rimanere con persone della sua nazionalità. Ecco perché ho cercato di condividere una casa con una ragazza italiana, che ho trovato grazie a Facebook. Lei mi aiuta sempre nel quotidiano, è diventata come una persona della mia famiglia! E poi all’università è importante condividere la propria conoscenza con gli altri italiani, che sono sempre interessati alla vostra cultura e alle vostre tradizioni. Sono stata fortunata, gli studenti delle mie lezioni sono accoglienti e presenti per aiutarmi se mi serve qualcosa. È una solidarietà che mi ricorda bene la Corsica. Certo che mi manca, però mi sento bene nella sua isola gemella, sto ritrovando molte cose in comune, almeno non sono proprio disorientata.

Erasmus è un’esperienza fantastica che consiglierei a tutti da realizzare, le cose vanno troppo veloce e mi piacerebbe fermare il tempo per poter approfittare ancora di ogni istante.
Ciò che mi ricorderò
sempre di quest’esperienza sono senz’altro gli scambi umani con i begli incontri che ho fatto, e pure la scoperta della cosiddetta “città del sole” che mi ha resa più autonoma e più sicura di me.

Andrea Guimaraes

Andrea è una studentessa di 22 anni dell’Università di Corsica, iscritta al corso di laurea di lingua e cultura italiana. Vive a Bonifacio, nel sud dell'isola, ed è innamorata della Corsica, dell’Italia e della lingua italiana.

By Andrea Guimaraes

Andrea è una studentessa di 22 anni dell’Università di Corsica, iscritta al corso di laurea di lingua e cultura italiana. Vive a Bonifacio, nel sud dell'isola, ed è innamorata della Corsica, dell’Italia e della lingua italiana.

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