Jean Martin Mondoloni: la destra deve rinnovarsi e chiedere autonomia su questioni concrete, senza ambiguità indipendentiste

Jean-Martin Mondoloni, consigliere territoriale del gruppo « Le Rassemblement » e leader di « Nouvelle Corse », spiega in un’intervista a CorseNetInfos qual è, secondo lui, la lezione che la Destra deve trarre dalle ultime elezioni legislative se vuole evitare di scomparire.

Secondo Mondoloni le legislative sono state dominate da una logica “presidenziale”, sia a livello nazionale (larga maggioranza al partito del presidente Macron) che locale (favore alla coalizione che governa l’isola). Nell’isola i Nazionalisti hanno saputo incarnare, dice, quel bisogno di rinnovamento e aria nuova nella vita politica avvertito da molti.

Nelle legislative la destra ha tenuto solo ad Ajaccio, secondo Mondoloni grazie all’impegno personale del sindaco Laurent Marcangeli e del suo entourage. Ma per sopravvivere, soprattutto in vista delle Territoriali che si terranno in dicembre a causa dell’istituzione a gennaio 2018 della nuova Collettività unica, è necessario rifondarsi. Ci vuole secondo Mondoloni una “base militante e disinteressata” che doni nuova linfa e nuove idee.

Per quanto riguarda la considerazione che Parigi ha dell’isola (Il presidente non l’ha nominata e il primo ministro ne ha accennato parlando di “voto identitario”) nulla è cambiato con i Nazionalisti, e anzi, il loro parlare del trittico “status di residente, coufficialità, amnistia” pone ambiguità e crea problemi. Bisogna, aggiunge “smetterla con la politica dei simboli e pensare alle priorità concrete”. Che a suo avviso sono il lavoro, la sanità, i trasporti, la formazione, e su questo chiedere decentramento e poteri. Togliere insomma qualsiasi ombra indipendentista dalle richieste di autonomia fatte nei confronti di Parigi.


Fonte: CorseNetInfos

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