La nuova collettività, un unicum nella Francia metropolitana: ecco come funziona

I nuovi eletti dell’Assemblea di Corsica, organo rappresentativo della Collettività (che ora assorbirà anche le funzioni dei due dipartimenti) entreranno nelle loro funzioni il 1° gennaio 2018. È la cosiddetta “collettività unica”. Saranno 63, contro i 53 precedenti, e il 2 gennaio designeranno il consiglio esecutivo (corrispettivo della giunta regionale in Italia), composto da un presidente e dieci consiglieri. Questi ultimi designeranno i lavori dell’Assemblea.

Questi 63 eletti saranno in carica per quattro anni , fino al 2021, data delle prossime elezioni regionali. I nazionalisti (unione di autonomisti ed indipendentisti) avreanno 41 seggi, la destra regionalista 10, la destra (LR) 6 e 6 anche LaREM.

La nuova Collettività di Corsica riprenderà, procedure competenze e personale delle tre istituzioni che sostituisce (vecchia collettività, consiglio dipartimentale dell’Alta Corsica e della Corsica del Sud). I suoi dipendenti saranno circa 4.500.

Il budget annuale amonta a 1,38 miliardi di euro, somma dei budget dei tre enti. Ma 788 milioni di euro è l’ammontare del debito con cui il nuovo ente partirà, che secondo molte stime potrà essere riassorbito in circa quattro anni.

La nuova collettività non comporta alcuna modifica dell’attuale organizzazione dei servizi dello Stato sul territorio dell’isola, come prefetture e sotto-prefetture.

Per coadiuvarla nell’esercizio delle sue funzioni, e – per inciso – non accentrare potere solo ad Ajaccio, è stata creata una camera dei territori. Composta da 42 membri, ha infatti sede a Bastia. Coordinerà l’azione verso le intercomunalità in materia di azione pubblica e solidarietà finanziaria.

Ne faranno parte i membri dell’esecutivo della collettività, il presidente, 8 membri dell’assemblea, i 2 presidenti delle comunità d’agglomerazione di Ajaccio e di Bastia, di tre sindaci dei comuni con più di 10mila abitanti, u rappresentante delle collettività territoriali e delle comunità montane, 8 rappresentanti eletti dai presidenti di comunità di comuni e 8 membri eletti dai sindaci dei comuni con meno di 10mila abitanti.

Nessun maggior potere concesso dallo Stato, ma una gestione che nelle intenzioni sarà più efficiente ed efficace.


Fonte: FR3 Corse ViaStella

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