La Sardegna potrebbe diventare il “canton marittimo” della Svizzera?

La Svizzera potrebbe avere un giorno uno sbocco sul mare? La cosa sembra improbabile, eppure c’è chi lo propone. E non si tratta di cittadini svizzeri ma… sardi.

Il progetto “Canton Marittimo” e il movimento “Separatismu Diplomaticu Sardu-Helveticu” propongono un’alternativa all’indipendentismo, ipotizzando di mantenere l’autonomia nell’ambito di un’entità statale più grande, che però non sarebbe più l’Italia ma la Confederazione elvetica.

Il progetto in realtà non traccia una via legale al progetto, che in realtà non esiste, dato che l’articolo 5 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento“. Lo scopo è invece quello di informare e sensibilizzare la popolazione sui vantaggi offerti da questa possibilità, che secondo gli ideatori sono molteplici, di carattere fiscale, economico, sociale e politico.

Da quando è nato, nel 2014, il progetto si è dato voce con l’aiuto del web: due siti, una petizione online e un gruppo Facebook che supera i 14.000 iscritti.

Una volta sensibilizzati, i cittadini sardi dovrebbero mettere in atto una serie di iniziative popolari per manifestare in modo forte la loro volontà di diventare il 27° cantone elvetico. Ad esempio scrivere “Amo la Svizzera” o altri messaggi politici sulle schede elettorali al momento del voto, con un voto nullo di protesta, e con altri atti dimostrativi coinvolgendo il maggior numero di cittadini possibile.

Ma perché non appoggiare semplicemente l’indipendentismo puro e semplice? Perché, a detta loro, questa strada è quasi impossibile da realizzare, e rischierebbe di portarsi dietro moltissimi dei “vizi” del sistema politico italiano, ormai radicato nell’isola da un secolo e mezzo. Dunque è meglio “importare” nell’isola il sistema elvetico, molto rispettoso delle autonomie sia culturali che politiche, famoso per la sua democrazia diretta e sicuramente più trasparente e meno corrotto di quello della repubblica italiana.

La Svizzera in realtà esercita una grande attrattiva anche su altre regioni italiane, come la più vicina Lombardia, per le quale qualche anno fa si era parlato – anche in quel caso – di una ipotetica possibilità di annessione alla Confederazione.

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Altre fonti: TicinoLive.ch – La Nuova Sardegna

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6 thoughts on “La Sardegna potrebbe diventare il “canton marittimo” della Svizzera?”
    1. che siano sciocchezze non v’è dubbio, anche perché a fare la Svizzera son gli svizzeri e non viceversa.
      Se anche (per assurdo) dovessimo aderirvi vorrei vedere come si gestiscono alcuni comportamenti tipici della maggior parte di noi Sardi, ovvero anarchia diffusa, la quasi totale assenza di senso civico o la “demeritocrazia e la cultura del favore” tipica anche di altre regioni del sud Italia.

      1. dicono questi: “Le delusioni legate alla Sardegna sono per lo più di natura sociale e politica, imputabili al piglio italiano che alcune generazioni hanno adottato per muoversi dal periodo postbellico ad oggi, in particolare nei centri urbani maggiori con casi sempre meno sporadici anche nei paesi dell’interno, vedi il caso “SINDACOPOLI”.
        Come dire, se siamo coglion i non è colpa nostra ma di chi ci ha fatto diventare così, e già perché prima dell’unità d’Italia la Sardegna era un paradiso abitato da angeli…

        1. Il piglio Italiano lo hanno anche in Toscana, nelle Marche, (nel Ticino) nell’Umbria, nel Trentino, in Emilia, Piemonte, Lombardia, ma non mi pare che li le cose vadano così male, sarà perché si fanno meno seghe-mentali e magari hanno una mentalità un po più pragmatica della nostra ? (come gli svizzeri)

  1. Alcuni Sardi…pochissimi per fortuna.
    Spero più per provocazione che altro.
    Diversamente sarebbe l’apoteosi del nostro secolare servilismo.

    1. La dignità di un popolo si vede anche da queste cose, qui c’è chi si vende per una manciata di spiccioli, magari tra cinquant’anni la svizzera va in crisi e chiediamo l’annessione ad Abu Dhabi e poi tra cento alla Slovacchia e così via

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