Il rischio incendio in Corsica è molto alto. In effetti tutte le estati ci sono moltissimi incendi, di cui molti provocano molti danni lasciando ettari di vegetazione completamente bruciati.

Quest’ultima stagione estiva, “l’île de beauté” ha dovuto affrontare più incendi importanti. Come per esempio quello avvenuto a Biguglia il 25 luglio che ha distrutto più di 1800 ettari difficile da controllare per causa del forte vento che ha fatto avanzare le fiamme rapidamente e facendole arrivare rapidamente vicino a delle abitazioni. Per fortuna non c’è stata nessuna vittima. Un altro incendio pericoloso è stato quello nel capo corso l’11 d’agosto che ha toccato i paesini di Pietracorbara e Sisco e che ha obbligato 900 campeggiatori ad evacuare la zone per sicurezza.

Quindi dopo quest’ondata devastatrice di incendi quest’ultima estate, con qualche migliaio di ettari bruciati, la Corsica ora sta subendo le conseguenze.

In effetti, all’alba dell’autunno la vegetazione appare impoverita, con alberi rossastri e riserve d’acqua prosciugate: una situazione inquietante per l’isola.

Il vice direttore dell’ufficio nazionale delle foreste in Corsica ha dichiarato “Da marzo l’isola ha fatto fronte a delle forti ondate di calore che si sono prolungate fino ad inizio settembre. “Le prime piogge di settembre hanno alleviato la situazione […] la vegetazione inizia a  recuperare“.

Purtroppo l’assenza di forti piogge nel mese di settembre non ha permesso al terreno di poter recuperare e vi troviamo dunque piante abitualmente verdi ostentare un colore tra il marrone e il rosso. Questa tinta verrebbe appunto dalla mancanza d’acqua nella terra che non permette alle piante di effettuare la fotosintesi.

Ma la siccità della vegetazione non è l’unico problema in seguito agli incendi. Il terreno, essendo stato messo a nudo dagli incendi offrirà quando si presenteranno delle grandi precipitazioni uno “scivolo” perfetto senza ostacoli per l’acqua che scorrerà senza penetrare nella terra.

Perlopiù, possiamo ipotizzare che questo sarà un problema sempre più difficile da gestire per colpa del fatto che il nostro clima sta diventando sempre più tropicale a discapito di quello mediterraneo, e con l’assenza delle mezze stagioni, le alte temperature dureranno più a lungo come la siccità del terreno.

Tutto ciò ci porta a pensare che la prevenzione contro questo tipo di pericolo dovrà essere più importante inserendo per esempio sui pacchetti di sigarette avvisi, come quelli per la salute, di non buttare i mozziconi di sigaretta in natura e trovare altre soluzioni anche per le ripercussioni che lasciano queste estati infuocate.

 

Matteo Lami

Matteo è un giovane ragazzo nato a Bastia nel 1996 da genitori italiani di Livorno. Sta studiando Italiano all'università di Corte per poi più tardi insegnarlo. E' appassionato di sport, ma gli piace anche l'arte culinaria, il cinema e scoprire nuove culture viaggiando.

By Matteo Lami

Matteo è un giovane ragazzo nato a Bastia nel 1996 da genitori italiani di Livorno. Sta studiando Italiano all'università di Corte per poi più tardi insegnarlo. E' appassionato di sport, ma gli piace anche l'arte culinaria, il cinema e scoprire nuove culture viaggiando.

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