Macron chiude: Corsica in Costituzione, no statuto di residenza, no coufficialità

Dopo un primo discorso ad Ajaccio, nel suo ultimo giorno di visita in Corsica il presidente Macron ha parlato al centro Alb’Oru di Bastia.L’inquilino dell’Eliseo ha passato in rassegna le principali rivendicazioni della maggioranza isolana. Le sue parole hanno suscitato reazioni sostanzialmente negative da parte dei Nazionalisti.

Ma cos’ha detto?

Sì alla Corsica in Costituzione

L’identità còrsa sarà rappresentata in un articolo della Costituzione, nel quadro della revisione costituzionale che il capo dello stato sta portando avanti. Ma così come anche le altre regioni di Francia i saranno presenti. Macron ha invitato gli eletti dell’isola a partecipare a una discussione su questo argomento nel corso del prossimo mese.

No allo statuto di residenza

Non è la risposta giusta all’esigenza di regolamentare il mercato immobiliare sull’isola. Lo Stato s’impegnerà invece a semplificare le regole urbanistiche. In ogni caso raramente sono persone non Corse ad approfittare dell’autmento dei prezzi delle case.

Bilinguismo ma non coufficialità

Nella Repubblica francese c’è una sola lingua ufficiale, il francese. Non sarebbe accettabile riservare questo o quell’impiego solo a chi parla còrso.

No a statuto fiscale, sì a tasse locali

La Corsica potrà sviluppare la fiscalità locale, ma questo non vuol dire che le imposte destinate allo Stato e riscosse in Corsica potranno essere trattenute sull’isola.

Nuove leggi “più intelligenti” per l’ambiente

Una legge che tuteli meglio l’ambiente dell’isola, prima di tutto le montagne e il litorale. La possibilità per la Collettività di adattare meglio le disposizioni nazionali alla realtà locale.

Tolleranza zero verso la delinquenza

Il traffico illegale e la delinquenza nell’isola sarà combattuta con forza e senza nessun tipo di eccezione o tolleranza.

Migliorare l’offerta sanitaria

Una migliore offerta sanitaria, l’istituzione di case della salute su tutta l’isola e facilitazioni per le persone anziane nell’accesso ai servizi.

 

E l’amnistia per i prigionieri? Neanche menzionata, dato che per il governo i “prigionieri politici” Corsi non sono mai esistiti.


Fonte: Le Monde

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