Maxime Poli di Compru in Corsu: “Difficile dare peso economico alla lingua corsa”

In un’intervista apparsa questo weekend nel supplemento “Settimana” di Corse-Matin, Maxime Poli, uno dei fondatori del progetto Compru in Corsu, parla dello stato del progetto e dei prossimi passi.

Quello che emerge dalle sue parole è che il progetto ha effettivamente raggiunto una parte importante del suo obiettivo, ovvero mettere in luce gli spazi corsofoni nell’ambito del commercio. Cioè, molti clienti hanno iniziato a parlare còrso con negozianti che prima non sapevano essere corsofoni.

Il sito viene visitato giornalmente da circa 1000 visitatori unici, e 2500 persone sono registrate sull’applicazione. Questo, dice Maxime, non è male, considerando una popolazione corsofona stimata di circa 60.000 individui.

In generale l’iscrizione a Compru in Corsu non ha portato a un aumento numerico della clientela, ma ci sono eccezioni importante, come il ristorante di Los Angeles gestito da una coppia di Corsi e ormai meta fissa di tutti i Corsi che passano dalla città americana.

Tutto ciò detto, il progetto ha bisogno di fondi per mantenersi ed espandere ulteriormente la rete di commercianti. Per fare questo, l’offerta di nuovi servizi alle imprese di cui vi avevamo raccontato.

Resta però difficile, conclude Poli, riuscire a dare un peso economico alla lingua corsa. E allora qui noi non possiamo che ripetere ancora una volta: perché non esplorare la strada dell’intercomprensione elevatissima tra corsofoni ed italofoni? Ci sta provando, per ora senza alcun supporto economico, il nuovo blog Turismu in Corsu, che abbiamo il piacere di ospitare. Speriamo che tutti questi progetti possano dare nuova linfa e nuove prospettive alla lingua nustrale.

Qui sotto (o qui), il testo originale dell’intervista completa:

 

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