È disponibile la scorsa puntata della nuova stagione di Mediterradio, prodotta da Francebleu RCFM, RAI Sicilia, RAI Sardegna trasmessa in diretta il venerdì, come sempre in lingua corsa e italiana.
In questa puntata:
In Sicilia entra in funzione il MUOS, il controverso sistema di comunicazione satellitare americano; in sardegna parliamo dell’osservatorio per i giovani contro le possibili insidie della Rete; in Corsica si parte dal trionfo nazionalista alle territoriali per poi vedere quali impatti ha sul movimento autonomista e indipendenstista sardo, frammentato e poco presente sul territorio tra un’elezione e l’altra.
Le puntate precedenti sono disponibili qui.
Guillaume Bereni
Io sono nato a Niscemi, si proprio il paese del MUOS. All’età di 14-16 anni io ed i miei
amici facevamo i picnic in una radura del bosco e riserva naturale ove (incredibilmente) oggi sorge tale struttura. Un giorno tornando dall’Università ho voluto fare un giro nei boschi che tanto mi ricordavano la giovinezza e anzichè gli alberi ho visto un muro di cinta sormontato da filo spinato con l’indicazione “Military zone” e all’interno tanti tralicci alti alti. Notare che alla fine degli anni ottanta in seguito agli accordi Reagan-Gorbaciov, i missili nucleari di Comiso (a 40 km da Niscemi) vennero “smantellati” e ovviamente non si sa esattamente che fine abbiano fatto. Le istituzioni Regionali hanno provato ad opporsi al MUOS in quanto struttura ricadente in zona vincolata vicino la “Riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi”… vi lascio indovinare la reazione degli americani. Le Istituzioni nazionali invece hanno completamente ignorato la questione. Per finire il MUOS non è una base NATO, ma solo una base americana.