Medori su Le Figaro: “La coufficialità non minaccia la Repubblica ed è un’opportunità per la Corsica”

By Redazione Gen 9, 2018 #lingua còrsa

In una lunga intervista al quotidiano Le Figaro, la linguista dell’Università di Corsica Stella Retali-Medori, spiega alla giornalista e al pubblico nazionale, come mai la co-ufficialità della lingua corsa in Corsica “non minaccia l’unità della Repubblica” e “non significa sovrapporre la lingua corsa a quella francese”.

Per i lettori – e anche Corsi in realtà 😉 – potrà sembrare strano, ma il governo nei giorni scorsi ha precisato che “il còrso non diventerà la seconda lingua ufficiale della Francia” per via dell’articolo 2 della Costituzione, che precisa che “la lingua della repubblica è il francese”.

Stella Medori ha dovuto spiegare alla giornalista intervistatrice che “se la co-ufficialità divenisse realtà, questo non significherebbe che tutti i cartelli e i pannelli stradali sarebbero all’improvviso scritti solo in còrso, ovunque, fino a Paris”, ma si deve invece “immaginare qualcosa di simile a quanto è già in vigore ad esempio in Catalogna, in Spagna. Evidentemente c’è differenza tra livello regionale e nazionale”.

La linguista poi, dopo aver tracciato una breve storia della lingua corsa e l’importanza sia simbolica che effettiva della co-ufficialità per la sua sopravvivenza, ha sottolineato come essa possa essere un vero strumento verso il plurilinguismo della Corsica, con risvolti culturali e anche economici molto positivi, grazie soprattutto alla parentela strettissima con le altre lingue della famiglia italoromanza cui appartiene. “Una variante di còrso è parlata nel nord della Sardegna e questa può essere una chance per incentivarne la pratica nella nostra isola, come ha capito il nuovo esecutivo isolano. Le affinità del còrso con le parlate frontaliere dell’Italia, e la presenza multisecolare dell’italiano come lingua veicolare, possono rappresentare per la nostra lingua un’opportunità finora inespressa, poiché essa potrebbe essere ora imparata anche come veicolo privilegiato di scambi transfrontalieri con l’Italia, ed essere una porta d’accesso verso i parlanti di altre lingue romanze”

Trovate l’intervista completa in lingua francese a questa pagina.

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