Per quanto riguarda le opposizioni, si spartiscono in questo modo i 22 seggi rimanenti: 10 a “A strada di l’avvene” di Jean-Martin Mondoloni (destra regionalista), 6 a “Voir plus grand” di Valérie Bozzi (destra Les Républicains) e 6 ad “Andà per dumane” di Jean-Charles Orsucci (LREM, partito del presidente Macron).
Nell’assemblea uscente, dove i Nazionalisti avevano vinto ma con maggioranza relativa, le opposizioni erano suddivise in 4 gruppi e avevano il 43% dei consiglieri dell’assemblea; oggi i gruppi sono tre e hanno solo il 35% dei consiglieri.
Come si organizzeranno dunque? Al secondo turno le tre liste non hanno saputo unirsi, e dunque le differenze persistono. Secondo Mondoloni però, ci sono due pensieri di fondo, due visioni del destino della Corsica e della società Corsa: “la prima, incoronata dalle urne, che è quella dei nazionalisti, e poi la mia, di coloro che credono che avvenire e sviluppo per la Corsica si trovino solo dentro la Repubblica francese”.
Valérie Bozzi spera “in una opposizione costruttiva e non di mero ostruzionismo”. Orsucci dichiara il suo schieramento a favore di temi specifici, come la laicità e l’umanesimo.
Per tutti e tre i capilista un problema di egemonia nazionalista potrebbe esistere. Ma per tutti loro la priorità è rifondare, fuori, nella società, la propria offerta politica, pesantemente bocciata dagli elettori.