La professoressa Medori dell’Università di Corsica in Romania per parlare di lingua corsa

By Redazione Set 19, 2016 #linguistica

La professoressa Stella Retali-Medori dell’Università di Corsica interverrà alla conferenza d’apertura del simposio per i 150 anni dell’Accademia rumena che si svolgerà dal 21 al 23 settembre a Iasi, in Romania, su invito dell’Istituto di Filologia A. Philippide, che fa parte dell’accademia.

L’oggetto del suo intervento sarà la terminologia popolare della meteorologia in Corsica, poiché – ci dice – “i colleghi rumeni lavorano sulla problematica terminologia popolare / terminologia sapiente nell’ambito della meteorologia, un importante programma di ricerca. Parlerò prima del materiale di cui si dispone per studiare il lessico còrso (atlanti, dizionari), poi discuterò in particolaredei nomi còrsi dei lampi / baleni in relazione al tuono. Accennerò all’etimologia e alle immagini a cui queste forme rinviano e, se il tempo a mia disposizione l consente, discuterò anche dei processi di formazione dei nomi e dei verbi relativi a lampi – lampeggiare ; tuono – tuonare. Le analisi si iscrivono ovviamente in un approccio che è quello della Linguistica Romanza.”

Una partecipazione, quella della professoressa Medori, molto importante per l’isola e per l’Università di Corsica: “Devo dire che l’invito è un grande onore per la nostra università e anche per la Corsica. Il contatto con i colleghi rumeni si è fatto in due tempi: in parte nei lavori del Dictionnaire Etymologique Roman grazie alla collaborazione che da anni abbiamo instaurato con Cristina Florescu, in parte grazie all’Agence Universitaire de la Francopohonie – la cui sede rumena era diretta dal nostro collega còrso Fabien Flori – che ha permesso a un collega dialettologo rumeno,Florin-Teodor Oalriu, di venire in Corsica nell’occasione del convegno di Lessicografia dialettale ed etimologica in onore di Francesco Domenico Falcucci nello scorso ottobre e, oltre la qualità dei lavori a cui partecipa in Romania, era stato molto entusiasmato dai lavori che facciamo all’università sulla lingua, cioè l’atlante linguistico e il dizionario dialettale ed etimologico dei dialetti corsi (Dictionnaire Dialectal et Etymologique des Parlers Corses.”

Un ringraziamento dunque a quanti hanno reso possibile questa collaborazione e questo intervento, che si inserisce in un simposio dedicato a un tema importante, la diversità linguistica nell’Unione europea.  L’UE conta più di 500 milioni di cittadini, 28 Stati membri, tre alfabeti e 24 lingue ufficiali, di cui alcune hanno una diffusione mondiale. Ma del suo patrimonio linguistico fanno parte almeno un’altra sessantina di lingue regionali e locali. E i migranti ne hanno introdotte altre ancora. Si stima che ben 175 nazionalità coabitino sul territorio dell’Unione. E del resto il motto dell’Unione è “Uniti nella Diversità”, il che si traduce anche nell’incoraggiare la conoscenza da parte di ogni cittadino di almeno altre due lingue europee oltre alla propria. A partire da questo principio, il simposio presenta un approccio equilibrato all’insegnamento della lingua romena a livello universitario e pre-universitario.

Il programma completo è disponibile sul sito dell’Istituto Philippide.

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Foto copertina: Rador.ro

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